Poiché le strutture specifiche coinvolte nel trattamento neurochirurgico dei disturbi del movimento sono profonde nel cervello, sono necessarie tecniche stereotassiche per individuare questi obiettivi.
Quali sono le procedure neurochirurgiche stereotassiche?
Il termine “stereotattico” si riferisce all’uso di un sistema di coordinate tridimensionale combinato con una tecnica di imaging, come la tomografia computerizzata (CT) o la risonanza magnetica (MRI), per individuare con precisione gli obiettivi in profondità all’interno del cervello.
Queste tecniche sono anche comunemente utilizzate in altre procedure neurochirurgiche, come la biopsia di tumori cerebrali profondi. Tutte le procedure descritte di seguito vengono eseguite utilizzando tecniche stereotassiche. Il paziente è sveglio durante la maggior parte o tutta la procedura al fine di monitorare la risposta dei sintomi all’intervento, nonché per garantire che non vengano prodotti effetti collaterali indesiderati.
Nonostante siano svegli, i pazienti generalmente tollerano bene la procedura. Una cornice stereotassica è impiegata per fornire punti di riferimento per il targeting. All’inizio della procedura, il telaio è attaccato alla testa del paziente usando anestetico locale per intorpidire il cuoio capelluto. Una scatola di indicatori viene quindi attaccata al telaio della testa e si ottiene una risonanza magnetica o TC. A causa della casella indicatore, i punti di riferimento, chiamati fiducials, circonderanno le immagini del cervello e vengono utilizzati per il targeting preciso. Dopo aver completato i calcoli delle coordinate target, il paziente viene riportato in sala operatoria per il resto della procedura.
In sala operatoria il paziente viene reso il più confortevole possibile sul letto operatorio. Un’incisione è pianificata e anestetizzata con anestetico locale. Dopo l’incisione, l’arco di targeting è attaccato al telaio della testa. La combinazione dell’arco di targeting e del telaio della testa consente la localizzazione precisa degli obiettivi in profondità nel cervello. Un piccolo foro viene praticato attraverso il cranio e una sonda viene diretta verso il bersaglio.
Per la pallidotomia e la stimolazione cerebrale profonda subtalamica, viene eseguita la registrazione di microelettrodi per aiutare a verificare il bersaglio. Registrazione microelettrodicomporta l’inserimento di un elettrodo molto sottile per monitorare l’attività elettrica dei neuroni (cellule nervose). Il modello di attività elettrica è diverso all’interno di diverse strutture del cervello e quindi può fornire la conferma che l’elettrodo si trova all’interno della struttura desiderata.
Per interventi chirurgici di tremore come la talamotomia e la stimolazione cerebrale profonda talamica, l’effetto della stimolazione elettrica sul tremore del paziente è solitamente drammatico e fornisce un’adeguata conferma del bersaglio. Una volta che l’obiettivo è stato confermato, una piccola area di tessuto può essere distrutta, come nel caso di talamotomia e pallidotomia, o può essere inserito un elettrodo, come con la stimolazione cerebrale profonda talamica o subtalamica.